Per credito al consumo si intendono tutte quelle attività di finanziamento delle persone fisiche e delle famiglie che hanno lo scopo di sostenere i consumi o di rateizzare i pagamenti. Il credito al consumo si caratterizza per il fatto che non serve per sottoscrivere investimenti ma solo per finanziare la spesa corrente delle famiglie. Non costituisce credito al consumo il prestito concesso per esigenze di carattere professionale del consumatore (ad esempio: acquisto di un’autovettura da utilizzare per il trasporto dei dipendenti della propria impresa).

Gli strumenti finanziari che rientrano e che sono utilizzati per accedere al credito al consumo sono:

• Prestiti personali (vedi voce specifica)

• Prestiti finalizzati (vedi voce specifica)

• Aperture di credito rotative (revolving) e carte di credito revolving (vedi voce specifica)

• Cessione del quinto e Delegazione di pagamento, (vedi voce specifica)

• Consolidamento del debito (vedi voce specifica)

Nelle forme del finanziamento, il credito al consumo, di norma, ha una durata variabile da 12 mesi a 72 mesi e non è assistito da garanzia reale (ad esempio: pegno sul bene acquistato) o personale (ad esempio: fideiussione). Nella prassi, il contratto può essere concluso presso gli esercizi commerciali convenzionati con le banche o gli intermediari finanziari dietro presentazione di documenti, tra i quali rileva l’ultima busta paga. Il bene oggetto di acquisto viene in genere messo subito a disposizione del consumatore mentre le banche e gli intermediari finanziari possono riservarsi di accordare il finanziamento entro un breve lasso di tempo.

Attenzione: la facilità con cui banche e finanziarie erogavano i prestiti al consumo e l’uso poco accorto da parte del famiglie di questo strumento finanziario, hanno portato in molti casi ad un sovraindebitamento delle famiglie che, con la crisi economica e la riduzione dei redditi, si trovano nella impossibilità di far fronte agli impegni assunti. In questi casi telefonate subito Progetto Insieme